martedì 3 maggio 2011

Un post, due proposte

Come direbbero i più scarsi venditori di pentole e spazzole: "questa volta voglio proprio rovinarmi!". Ecco perché in questo post propongo non uno, ma ben due libri che sono diventati film. Anticipo già che - per entrambi - il mio personalissimo “mi piace” va alle versioni cinematografiche.  

1. Il vecchio e il mare

Il primo libro-film è Il vecchio e il mare, dal romanzo breve del buon vecchio Ernest Hemingway. La storia è tanto nota quanto semplice: Santiago, un anziano, povero e malconcio pescatore di un’isola caraibica (probabilmente Cuba) non riesce a catturare nulla da numerose settimane. Sfiduciato e senza più speranze, esce un’ultima volta per mare, sebbene sia convinto che la mala sorte lo perseguiti e che anche quella volta le reti rimarranno desolatamente vuote. Ma il destino cambia, materializzandosi sotto forma di un enorme pesce – un marlin – con il quale ingaggia una battaglia fisica e psicologica lunga diversi giorni. Lasciandosi trascinare e strattonando, dando filo e tirandolo, riesce finalmente a stancare il bestione che ha abboccato all’amo. Sembra fatta, ma il ritorno verso la costa, al villaggio, riserverà altre sorprese al navigato pescatore.
Racconto bello e struggente (è sempre Hemingway, mica uno scribacchino qualsiasi) ma forse sopravvalutato e che frutterà al genio di Oak Park un Pulitzer (in ritardo, considerando altri e veri capolavori come Fiesta, Addio alle armi e Per chi suona la campana). Un anno dopo, nel 1954, sarà giustamente insignito del Nobel.
Spencer Tracy
Ma veniamo al film. Perché è meglio del libro? Risposta secca: perché c’è Spencer Tracy nel ruolo del povero pescatore Santiago. È un piacere vederlo muoversi con fatica sulla barchetta da pesca alle prese con reti, vele e quel maledetto marlin che non ne vuole proprio sapere di farsi catturare. È un piacere, poi, osservare la sua faccia segnata dal tempo che, dietro a un’espressione apparentemente burbera, nasconde una grande voglia di autoironia, di scetticismo, di presa in giro. Tracy è perfetto proprio perché riesce a interpretare un personaggio tragico e dolente, evitando però l’insidia di cadere in toni ridicolmente epici, del tipo “Lotta dell’Uomo contro la Natura” (con le prime lettere volutamente maiuscole…).
D’effetto poi la resa, nonostante tutto sia stato ricostruito in studio, dalla barca a vela al mare in tempesta fino al grosso marlin; si rimane ugualmente affascinati e inchiodati alla poltrona: non c’è effetto speciale che tenga. Suggestiva la fotografia.

Dati libro:
Titolo: Il vecchio e il mare
Titolo originale: The Old Man and the Sea
Autore: Ernest Hemingway
Anno: 1953

Dati film:   
Regista: John Sturges
Sceneggiatura: Peter Viertel (romanzo: Ernest Hemingway)
Interpreti:
·         Spencer Tracy (Santiago)
Anno: 1958
Paese: USA
Colore: Colore
Durata: 86 minuti
Genere: Drammatico
Internet Movie Data base

2. Giungla d'asfalto

Rimaniamo negli anni Cinquanta anche con il secondo libro-film. Questa volta però niente lotte titatiniche fra uomo-natura e niente allegorie che nascondono significati metafisici sul destino di ognuno di noi, ma la quotidiana e ordinaria violenza delle metropoli moderne. Il crimine dilaga nelle “giungle d’asfalto” del dopoguerra, popolate da tipi loschi, gangster spietati e un sottobosco di individui che fa dell’illegalità il proprio stile di vita.  Ad arginare il marcio che avanza solamente pochi tutori dell’ordine che cercano di fare del loro meglio per mantenere un equilibrio tra lecito e illecito.

William R. Burnett. onesto artigiano della macchina da scrivere, ci racconta il colpo del secolo: una rapina da un milione di dollari a una gioielleria organizzata meticolosamente da una squadra di professionisti, ognuno esperto nel suo “campo” e tutti in grado di agire con freddezza anche nelle situazioni di forte stress.  Ogni passaggio è studiato nel dettaglio: movimenti sincronizzati, attenzione ai minimi particolari, ottimizzazione del tempo. Ma anche la persona più abile a prevenire le situazioni pericolose, a evitare gli incidenti deve – prima o poi nella vita - scontrarsi con l’imponderabile. E allora tutta l’organizzazione, anche quella in apparenza più solida, si trasforma in un castello di carte a cui viene acceso di fronte un ventilatore… tutto crolla.
Una gangster story ben scritta e godibile che è stata trasformata in un grande film da John Huston. Sapiente uso della macchina da presa, inquadrature mai banali, la capacità di sfruttare tutte le potenzialità del bianco e nero e la bravura di dirigere tanti attori caratteristi, qui spremuti per farne uscire il meglio da ognuno. Per non parlare dell’esperienza nel saper tenere sotto controllo i tempi, soprattutto in  una storia poliziesca che basa una buona fetta del successo proprio sul ritmo. Il senso della tragedia è rispettato: il crimine non solamente non paga ma una maledizione sembra colpire i partecipanti alla rapina.
Recita anche una giovane Marilyn Monroe.

Dati libro:
Titolo: Giungla d’asfalto
Titolo originale: The Asphalt Jungle
Autore: William R. Burnett
Anno: 1949

Dati film: 
Regista: John Huston
Sceneggiatura: Ben Maddow, John Huston (romanzo: William R. Burnett)
Interpreti:
·         Sterling Hayden (Dix Handley)
·         Sam Jaffe (Doc Erwin Riedenschneider)
·         Louis Calherm (Alonzo D. Emmerich)
·         Marilyn Monroe (Angela Phinlay)
Anno: 1950
Paese: USA
Colore: Bianco e Nero
Durata: 112 minuti
Genere: Drammatico/poliziesco
Internet Movie Data base

CHARLIE CITRINE

2 commenti:

  1. Che bei titoloni! :)

    Però stavolta non concordo su Il Vecchio e il Mare. Il racconto lo trovo superiore al film. Non foss'altro per il dettaglio delle mani tagliate dalla lenza. Non so... la scrittura per una volta mi ha fatto vedere più del cinema.

    ;)

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  2. E' vero, ho fatto un po' lo schizzinoso sul romanzo breve di Hemingway...

    Eppoi entrambi realizzati nei tuoi amati anni Cinquanta (anche se ne Il vecchio e il mare, a dire il vero, non è che ci sia proprio un'abbondanza di dive mozzafiato...)

    ;-)

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