Titolo originale: The Secret Dreamworld of a Shopaholic (Confessions of a Shopaholic negli USA)
Autore: Sophie Kinsella
Anno: 2000
Rebecca Bloomwood vive in un appartamento nella ricca Fulham, quartiere alla moda di Londra, grazie alla sua benestante coinquilina e inseparabile amica Suze.
…dal libro al film…
Titolo: I love shopping
Titolo originale: Confessions of a Shopaholic
Regista: P.J. Hogan
Sceneggiatura: Tracey Jackson, Tim Firth, Kayla Alpert (romanzo: Sophie Kinsella) Interpreti:
Paese: USA
Autore: Sophie Kinsella
Anno: 2000
Il libro…
The Secret Dreamworld of a Shopaholic (Confessions of a Shopaholic negli Stati Uniti) tradotto intelligentemente in I Love Shopping è il primo romanzo di una lunga saga scritto da Madeline Wickham con lo pseudonimo di Sophie Kinsella. Si tratta di una delle più celebri opere della cosiddetta letteratura chick lit.
La cover della edizione italiana- Mondadori |
Dopo essersi laureata in economia, Becky è diventata una giornalista finanziaria per la rivista “Far Fortuna Risparmiando” (“Successful Savings”); questa occupazione, tuttavia, la annoia.
È carina, non priva di inventiva e ha un’irresistibile passione: lo shopping che la spinge a comprare senza freni di tutto, dagli abiti di griffe famose agli accessori, ai cosmetici, ai dolci, alla biancheria, agli inutili articoli per la casa, eccetera.
Per lei comprare è “come svegliarsi al mattino e rendersi conto che è sabato. È come i momenti migliori del sesso”. Esce di casa per andare al lavoro e si sente mancare se non può acquistare l’ennesimo golfino.
Se Suze arriva a chiudere un occhio sulla sua insolvenza nel pagarle l’affitto mensile, lo stesso non possono fare le Banche. Il debito considerevole sulle carte di credito non fa sconti e un piacere può trasformarsi in una terribile dipendenza con tutti i guai che si porta dietro.
Beky, però, ha di buono che non tradisce mai la sua sincerità e i suoi sentimenti, anche a costo di mettere a repentaglio la sua vita sentimentale, la sua carriera e il suo quanto mai indispensabile stipendio pur di salvare le persone che ama e le giuste cause.
Forse questo la potrà redimere: sapere che nella vita esiste qualcosa che non è in vendita.
Il romanzo vola sul filo della commedia, la trama può considerarsi banale come lo è spesso la nostra vita: il realismo, dunque, non manca. La voglia di svago fa sfogliare le pagine in modo veloce e piacevole.
Il libro è condito con quella leggerezza che amo tanto nelle donne quando entrano in un negozio e sanno che questo significa anche un po’ sognare.
Indipendentemente dal fatto di comprare qualcosa – come fa compulsivamente Beky – il desiderio si può esaudire anche solo provando qualcosa che spesso, una volta a casa, è già dimenticata perché di fatto superflua e perché quel che contava davvero era stare nel negozio.
Indipendentemente dal fatto di comprare qualcosa – come fa compulsivamente Beky – il desiderio si può esaudire anche solo provando qualcosa che spesso, una volta a casa, è già dimenticata perché di fatto superflua e perché quel che contava davvero era stare nel negozio.
Quante donne (e non solo) si sono riconosciute in queste situazioni? Per questo I Love Shopping ha venduto un sacco di copie nel mondo: nessuna ragazza ha potuto fare a meno di leggerlo (anche quelle che negano).
…dal libro al film…
Il film non gioca sul piano dell’identificazione con il pubblico e cade nel più facile dei rischi: banalizzare la storia peggiorando il tutto in un inevitabile “spottone” pubblicitario pieno di luci e colori. Prodotto solo per fare cassetta.
Locandina del film lingua inglese |
P.J. Hogan e soci credendo di fare piccoli ritocchi in realtà stravolgono la trama e i personaggi: siamo a New York e non a Londra, Luc Brandon è troppo buono rispetto al libro e non è trattata la figura di Tarquin, il fratello di Suze, aristocratico scozzese dandy e sfigato, improponibile in versione statunitense ma indispensabile per dar complessità al personaggio di Rebecca.
In definitiva tutto è molto “pornografico”: gli abiti scintillanti sono cose che nessuno indosserebbe e le recitazioni potrebbero anche essere buone ma risultano false ed esagerate: Alicia Billington (Leslie Bibbs) rivale di Beky poi sembra davvero una pornostar.
Rebecca appare per lo più come una scema superficiale senza fascino e la maggior parte del pubblico femminile secondo me fatica a riconoscersi in lei come era, invece, possibile fare con il personaggio del libro.
Isla Fisher (la Beky del film) è, infatti, tutta un insieme di gridolini, saltelli, smorfie e carinerie.
In definitiva, “Shopaholic” è solo da leggere.
WAYNE
Dati film:
Titolo: I love shopping
Titolo originale: Confessions of a Shopaholic
Regista: P.J. Hogan
Sceneggiatura: Tracey Jackson, Tim Firth, Kayla Alpert (romanzo: Sophie Kinsella) Interpreti:
· Isla Fisher (Rebecca Bloomwood)
· Krysten Ritter (Suze)
· Hugh Dancy (Luke Brandon)
Anno: 2009Paese: USA
Colore: Colore
Durata: 104 minuti
Durata: 104 minuti
Genere: Commedia/Romantico